Durante il corteggiamento, i galli cedroni si pavoneggiano con la coda aperta a ventaglio, il collo allungato e le penne della barba arruffate. Sbattono le ali e intonano il loro tipico canto di corteggiamento, che può essere udito a 400 metri di distanza. Per l’accoppiamento, le galline scelgono l’esemplare che preferiscono. I galli cedroni sono uccelli selvatici e in Svizzera sono a rischio di estinzione perché il loro habitat sta scomparendo. Questo allevamento di galli cedroni fa parte di un programma di conservazione della specie in collaborazione con lo zoo di Dählhölzli (BE).

Il colore appariscente del corpo di questi anfibi è un segnale d’allarme per tutti i predatori. Le ghiandole della pelle producono secrezioni che possono causare irritazioni cutanee e nausea. Le femmine non depongono uova, ma rilasciano nell’acqua larve già sviluppate.

Il quercino dorme moltissimo: trascorre metà dell’anno in letargo! Dal mese di aprile è attivo di notte, alla ricerca di frutta e bacche e a caccia di insetti e piccoli animali. I suoi nemici sono volpi, martore e allocchi.

Come ultima risorsa in caso di pericolo, il quercino può staccare la propria coda.

I nostri quercini possono essere visitati solo durante le visite guidate, poiché vivono in un'area separata.

Gli ululoni dal ventre giallo misurano appena 5 cm, hanno un corpo di forma ovale e una pelle molto verrucosa. Con la loro colorazione del dorso marrone argilla, si mimetizzano in modo eccellente nel loro ambiente tipico. Il ventre a disegni gialli e neri o bluastri è inconfondibile e permette di riconoscerle individualmente.

Questo piccolo pesce carpa vive in acqua dolce. Evita le forti correnti e si trova a suo agio in piccoli specchi d'acqua. Le nostre alborelle fasciate condividono il loro acquario con lumache d'acqua e gamberi d'acqua dolce (Atyidae).

Il nome è tutto un programma: il verso di questi piccioni selvatici è “turr-turr”! In Svizzera tortoreggiano nelle regioni più calde e svernano a sud del Sahara. Questi uccelli sono ormai rari per due motivi: gli habitat a loro adatti nelle nostre regioni scarseggiano sempre più e le tortore vengono cacciate durante la migrazione. Al giardino zoologico di Augusta Raurica convivono con i piccioni di roccia.

In passato i piccioni venivano utilizzati come messaggeri perché, fedeli al luogo d’origine, tendono a tornare al proprio nido.

Gli storni sono uccelli nidificanti molto noti. Si riproducono nei giardini, in vari boschi e parchi e spesso vicino ai prati. Particolarmente suggestivi sono i grandi stormi in cui si riuniscono al di fuori della stagione riproduttiva e compiono spettacolari voli in formazione.

Grazie al loro stile di vita sociale, gli uccelli traggono vantaggio l'uno dall'altro, guidandosi a vicenda verso aree di alimentazione favorevoli e mettendosi in guardia dai predatori. Gli storni hanno un ricco repertorio di suoni e possono persino imitare altri uccelli.

ll topolino delle risaie è il roditore più piccolo d’Europa. Costruisce i suoi nidi ad altezze elevate su gambi e steli di canne e carici, motivo per cui vive soprattutto lungo i laghi e i fiumi a lento scorrimento. Per arrampicarsi si aiuta con la sua coda prensile.

Le faraone appartengono alla famiglia dei gallinacei e sono originarie delle savane e delle foreste africane. Devono il loro nome ai piccoli puntini presenti nel loro piumaggio: secondo un’antica leggenda greca, questi si sarebbero formati dalle lacrime versate dalle sorelle dell’eroe Meleagro dopo la sua morte.

La faraona è particolarmente apprezzata nella cucina francese per la sua carne aromatica, tenera e ricca di minerali.

I pavoni sono originari dell’India e dello Sri Lanka e sono considerati un simbolo di dominio, potere, forza, ricchezza, amore, bellezza e immortalità. Durante la stagione dell’accoppiamento il maschio mostra la sua magnifica ruota alla femmina, che decide poi con quale esemplare accoppiarsi. Dopo il corteggiamento le piume vengono eliminate durante la muta e in seguito ricrescono.

I pavoni vengono allevati come uccelli ornamentali fin dall’antichità; loro carne era anche apprezzata nei banchetti degli antichi romani.